lunedì 11 gennaio 2016

Il Dungeon Master "Attore"

Un Buon Dungeon Master deve essere un buon Attore.

Dovete impersonare numerosi, a volte decine, personaggi diversi a session e, a meno che non vogliate ridurre ogni incontro a semplice combattimento di routine ("Attacco" "Colpisci" "Attacco" "Manchi") avete la necessità di interpretarli, esattamente come un attore.

Nessuno pretende recitazioni da Oscar, ma anche se siete delle frane potete togliervi le vostre soddisfazioni.

Vediamo come.

Mimica

Muovete le mani, i piedi e ogni vostra parte del corpo. Fornite un aiuto visivo ai vostri giocatori per immaginare più correttamente la situazione.

Di solito mimo delle scene di combattimento particolarmente riuscite o i movimenti di alcuni personaggi oppure in alcune situazioni dico al giocatore "alzati in piedi e fammi vedere esattamente quello che sta facendo il tuo personaggio" (ad esempio durante l'esplorazione di un dungeon).

Oppure mimate dei tic degli NPG. Sono utilissimi per caratterizzarli al meglio e i giocatori se li ricorderanno meglio. Nell'attuale campagna Out of the Abyss, ad esempio, i giocatori sono rimasti colpiti dall'esuberanza di Buppido, che salta agitato con la mano alzata per offrirsi volontario o per richiamare la loro attenzione e dal Kuo-Toa Shushaar, che si muove ininterrottamente con improvvise deviazioni e boccheggia con gli occhi spalancati, proprio come un pesce.

Usate le vostre espressioni facciali per descrivere un situazione. Esempio:

Giocatore: "Provo a corrompere la guardia, gli offro 25 gp" (check e tiro)....
....(silenzio)...
Giocatore: "ci sono riuscito?"
Master: "hai visto il mio volto? Ti rifaccio l'espressione. Vista? Ecco ti guarda così!"

Starà al giocatore capire se è riuscito oppure no nel tentativo.

Se potete, state in piedi. Oltre ad avere una visuale migliore, ci sono molte più occasioni per utilizzare con profitto la mimica.

Voce

Con la voce potete fare di tutto.

Cambiate il tono a seconda del PNG, parlate in falsetto se siete dei maschi e dovete interpretare un giovane cameriera.

Oppure individuate dei tic verbali. Fate balbettare un PNG oppure ad un altro fategli biascicare tutte le parole.

Cercate dei modi di dire e assegnateli ai vari PNG. Delle frasi ricorrenti che serviranno a farli ricordare meglio e a renderli più reali. La frase può avere un intento comico (in una vecchia campagna un PNG ricorrente diceva sempre "devo farlo perché ho X figli da sfamare" e ogni volta dicevo un numero diverso) oppure no:

Ad esempio nell'attuale campagna di Out of the Abyss, il miconide Stool ha detto così tante volte, con aria da bimbo piccolo, "ma mi riportate a casa? Lo avevate promesso" che i giocatori stanno cambiando direzione proprio per portarlo a casa!!!

Usate accenti diversi, anche se non siete bravi, non importa. I vostri giocatori apprezzeranno comunque lo sforzo e saranno ancora più immersi nel gioco.

Tanti anni fa in una campagna ambientata nel Moonsea iniziai ad usare il dialetto romanesco (io sono un milanese di Milano, fate voi) ogni volta che parlava un abitante di Zhentil Keep. La cosa prese così piede che se oggi tornassi a Zhentil Keep con quel gruppo, tutti loro si aspetterebbero sicuramente di sentire parlare i suoi abitanti in dialetto romanesco.

Riuscire in questo significa essere riusciti nel vostro compito come DM.

A presto.

Il DM.

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