sabato 24 settembre 2016

Allineamento: considerazioni

La 5° edizione di D&D ha di fatto abbandonato la meccanica dell'allineamento.

Basta guardare il PHB e la DMG:  la questione è liquidata in sola mezza pagina, l'allineamento non limita più le classi mentre spell e oggetti magici il cui funzionamento dipende dall'allineamento si contano sulle dita di una mano.

Nelle prime edizioni invece c'erano pagine e pagine con descrizioni, esempi, regole per gestire i cambi di allineamento e le penalità per non aver seguito correttamente il proprio allineamento.

Personalmente preferisco così com'è adesso: per troppo tempo troppi hanno considerato l'allineamento come un rigido codice di comportamento per il proprio personaggio.

L'allineamento è invece solo uno degli strumenti che voi e i vostri giocatori avete a disposizione per approfondire il carattere e la personalità di PG e PNG.

L'importante è non usare l'allineamento per appiattire la personalità del personaggio, rendendolo una figurina monodimensionale: un personaggio Caotico Malvagio non passa ogni minuto della propria vita ad uccidere innocenti! Anzi, potrebbe comunque essere un membro produttivo della propria società, avere una famiglia e anche provare dei sentimenti di affetto.

Di seguito trovate un esempio di allineamento che ho scritto molti anni fa per un importante PNG Neutral Evil di una mia vecchia campagna di Birthright.

È sicuramente egoista e avido, ma è anche ben inserito nella comunità, pio nella devozione verso gli dei, cortese e ben educato in ogni situazione.
È probabile che i suoi genitori gli abbiano garantito una costosa educazione ma che parimenti gli abbiano trasmesso una smodata ambizione.
Oppure è cresciuto un po' selvaggio e con una punta di malvagità, ma ha avuto un'illuminazione religiosa quando era in punto di morte per una febbre maligna ed è stato salvato da un chierico.
È neutrale malvagio, forse non è uno stinco di santo ma non è neanche un uomo completamente cattivo.

Usate sempre l'allineamento in maniera positiva, per aggiungere divertimento e profondità al gioco e non fate che sia una prigione per le azioni dei giocatori.

A presto.

Il DM.

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